Separazione e Divorzio: l’assegno di mantenimento per i figli
Aree di Competenza Affidamento Condiviso, Assegno di Mantenimento Figli, Avvocati e Consulenza Assegno, Calcolo Assegno Mantenimento, Giurisprudenza Italiana Familiare, Guida Assegno Mantenimento, Principio di Proporzionalità Assegno, Reddito Genitori e Mantenimento, Separazioni e DivorziNel contesto delle separazioni e dei divorzi, la determinazione dell’assegno di mantenimento per i figli, specialmente se maggiorenni e in situazioni di affidamento condiviso, è una questione complessa.
La giurisprudenza italiana, come stabilito dalla sentenza della Cassazione n. 19299 del 16 settembre 2020, enfatizza il principio di proporzionalità nel calcolo dell’assegno.
Questo principio implica una valutazione comparativa dei redditi dei genitori, le esigenze attuali dei figli e il tenore di vita preesistente.
I criteri principali considerati dai tribunali nell’assegnazione dell’assegno includono:
- Reddito e risorse economiche dei genitori: è fondamentale analizzare la situazione economica di entrambi i genitori, considerando stipendi, altre entrate e patrimoni.
- Tempo trascorso dai figli con ciascun genitore: la quantità di tempo che i figli passano con ogni genitore incide sulle spese dirette sostenute. Se i figli dividono equamente il loro tempo, le spese comuni sono tipicamente condivise. Invece, se un genitore dedica più tempo ai figli, potrebbe affrontare costi superiori e, di conseguenza, avere diritto a un assegno di mantenimento dall’altro genitore.
Pur non esistendo delle formule matematiche che consentano di determinare l’entità del contributo di mantenimento per i figli, il Tribunale di Monza, fin dal 2008, fornisce un quadro di riferimento per il calcolo dell’assegno di mantenimento dei figli minori, basato su diversi scenari di reddito e situazioni familiari. Queste direttive sono state create per offrire equità e consistenza, ma possono (e devono) variare a seconda delle circostanze individuali.
Senza assegno di mantenimento per il coniuge affidatario:
- Per un figlio: circa il 25% del reddito, ovvero tra €. 300,00 e €. 400,00.
- Per due figli: circa il 40% del reddito, ovvero tra €. 480,00 e €. 640,00.
- Per tre figli: circa il 50% del reddito, ovvero tra €. 600,00 e €. 800,00.
Con assegno di mantenimento per il coniuge affidatario:
- Per un figlio: circa 1/5 del reddito, ovvero tra €. 240,00 e €. 320,00.
- Per due figli: circa 1/3 del reddito, ovvero tra €. 400,00 e €. 535,00.
- Per tre figli: circa 2/5 del reddito, ovvero tra €. 480,00 e €. 640,00.
Queste linee guida sono intese come punti di partenza per la negoziazione e la determinazione degli importi di mantenimento. Tuttavia, ogni caso viene valutato individualmente, tenendo conto delle specificità e delle esigenze di ogni famiglia.
In conclusione, il calcolo dell’assegno di mantenimento per i figli è un processo complesso che richiede l’esame di numerosi fattori.
Noi avvocati possiamo offrire previsioni basate sull’esperienza e sulla conoscenza della giurisprudenza, ma la decisione finale appartiene al giudice.
Per gli anni 2023 e 2024, esistono guide e strumenti online che facilitano la stima dell’assegno, considerando inflazione e altri fattori economici.
Tuttavia, è cruciale ricordare che tali stime sono molto ed estremamente indicative e che l’importo definitivo sarà sempre e comunque stabilito dal giudice in base alle specificità del caso, che l’avvocato saprà rappresentare in giudizio.